Molti di noi sognano di incontrare l’anima gemella, quel partner con il quale possiamo sentirci completi e appagati, e questo ci fa perdere molto spesso in sogni romantici e aspettative che precludono sempre una delusione.
Il Tantra dice che siamo già completi, che ognuno di noi è sia uomo che donna e che i partner che incontriamo sono soltanto degli specchi nei quali impariamo a riconoscere e amare il nostro uomo o la nostra donna interiore. Ma cosa significa esattamente che l’altro è uno specchio? E come funziona questo specchio?
Attraverso la storia di Narciso, Osho ci spiega in che modo i nostri partner funzionano da specchio e soprattutto cosa accade quando il nostro uomo interiore e la nostra donna interiore si uniscono…
“Quando ti innamori di una donna o di un uomo, tu ti innamori di uno specchio.
Prima o poi ne sarai frustrato.
Avrai sentito la storia di Narciso. Lui guardava in uno stagno silenzioso, vide il suo riflesso e se ne innamorò, e divenne così matto. Ogni volta che entrava nello stagno il riflesso scompariva. Cercava e cercava senza mai trovare nessuno. Tornava a riva, sedeva silenzioso, le increspature scomparivano e lo stagno diventava silenzioso di nuovo; e allora di nuovo, l’oggetto del suo amore, della sua infatuazione. E di nuovo si tuffava.
Divenne matto, e morì sulla riva. In sua memoria abbiamo una bellissima pianta, il narciso. Cresce proprio sulla riva di uno stagno e continua a guardarci dentro. Vedrai sempre che la pianta di Narciso pende e guarda nello stagno. La chiamiamo Narciso in memoria di questa vecchia storia. La pianta continua ancora a guardare nel suo riflesso.
Di certo, quando vedi una bella donna che viene da lontano, il riflesso è perfetto. Ti avvicini , ti tuffi nello stagno e tutto viene disturbato e tu non trovi più niente. E ti preoccupi, ti preoccupi molto. Era tutto così perfetto. Cos’è accaduto? Ora hai disturbato la placida superficie dello stagno. E la stessa cosa è successa alla donna. Si è innamorata di te perché il suo uomo interiore in qualche modo coincideva. Solo alcuni aspetti possono coincidere.
Ed è un bene che nessuna donna esteriore possa soddisfarti completamente, altrimenti non andresti mai dentro di te. È un bene e una benedizione che nessun uomo esteriore possa soddisfarti totalmente. Ti può solo dare lampi di soddisfazione, un assaggio, ma tu rimani sempre più affamato. Questo è un bene. Questo è l’unico scopo di tutto questo, così un giorno tu vieni rigettato nel tuo stesso se e un giorno comincerai ad osservare.
Una parte della tua mente funziona come ragione, intelletto, logica, filosofia, scienza, la parte sinistra. La parte destra funziona come intuizione, poesia, immaginazione, fantasia, religione. E sono separate, collegate solo da un ponte molto piccolo. Qualche volta accade che il ponte si rompa a causa di qualche incidente; allora la persona diventa divisa; diventa due persone.
L’Unione Mistica
Nell’Unione Mistica, il ponte diventa sempre più ampio e arriva un momento in cui la sinistra non è più la sinistra e la destra non è più la destra: si sono unite in un profondo abbraccio; sono diventate uno. Questa è l’unione interiore di cui parlano i Tantrikas: la donna interiore si è innamorata dell’uomo interiore. E accade una tale grazia. Tale uomo non è più un uomo; una tale donna non è più una donna. La trascendenza è accaduta. Quest’uomo diventa un mistero, questa donna diventa un mistero, costui è arrivato all’incontro interiore, all’unione interiore.
Al sesto chakra, Anja chakra, si raggiunge un meraviglioso incontro tra l’uomo e la donna. Tu anche sei diviso in due dentro di te: uomo e donna. Se non puoi incontrare la donna esteriore, ti sarà davvero difficile fare spazio per la donna interiore. Se non puoi amare l’altro all’esterno, ti sarà impossibile creare uno spazio d’amore per l’altro dentro di te. Un uomo non è solo un uomo; lui è al 50% uomo e al 50% donna. E così anche la donna. E l’incontro finale, l’unione, l’alchimia interiore, è possibile solo se hai imparato a farlo nel mondo esterno.
Più comprenderai la donna e l’uomo fuori di te, più sarai in grado di comprendere la polarità interiore. E un giorno, al sesto centro del tuo essere, quello che lo yoga chiama Anja Chakra, che io ho chiamato “superconscio”, lì sentirai che la tua comprensione dell’uomo e della donna ti aiutano tantissimo. Lì, l’intuizione e la logica s’incontrano, l’immaginazione e la volontà s’incontrano, l’iniziativa e la ricettività s’incontrano. Lo troverai facile. Hai imparato i modi per farlo dal mondo esteriore, ora puoi usarli per l’alchimia interiore.”
Osho, Estasi, Il linguaggio dimenticato