L’ORGASMO TANTRICO FEMMINILE
Giulia Maes, una partecipante ai corsi Tantralife, ci racconta la sua esperienza
UNA EDUCAZIONE ORDINARIA
Quante donne si sentono a loro agio a parlare di sesso, piacere e orgasmo?
Parlando con molte amiche e da quando frequento la scuola Tantralife, ho modo di osservare ancora più chiaramente che troppo spesso il sesso continua a generare grandi insicurezze e insoddisfazioni soprattutto – ma non solo – tra le donne.
Nel modo in cui sono stata cresciuta ed educata, il sesso mi è stato presentato esclusivamente come uno strumento di procreazione, pericoloso, e da maneggiare con estrema cura e soprattutto solo con un partner che avesse dimostrato la sua intenzione di sposarmi.
Nessuno mi aveva preparata al sesso come strumento di piacere, nessuno mi aveva mai parlato di come il benessere sessuale sia in grado di alleviare ansia e depressione, in modo persino più efficace dei farmaci in commercio, e nessuno men che mai mi aveva dato la prospettiva del sesso inteso come espansione della spiritualità nella mia vita!
Spesso mi sono chiesta come sarebbe stata diversa la mia vita se avessi avuto accesso in modo naturale e semplice a queste informazioni, se avessi semplicemente incoraggiato nei tempi personali della mia evoluzione di donna l’espandersi del piacere abbracciandolo senza timori, paure, vergogne o sensi di colpa.
Nella mia esperienza di donna cinquantenne che ha attraversato un matrimonio e svariate relazioni, che vive la maternità e che ha sempre amato il sesso (nonostante le varie castrazioni culturali/familiari), ho sperimentato innanzitutto che la conoscenza è potere e che conoscere il mio corpo e quello che mi piace attraverso l’autoesplorazione dei miei sensi e del mio corpo è la chiave di accesso al piacere.
Anche perché se non so come espandere il mio piacere come posso comunicarlo ad un altro?
Naturalmente per me è stato un lungo percorso cominciato con Radha ben nove anni fa con la meditazione ed il Tantra, che mi ha portato dentro un viaggio che ancora adesso accade, un viaggio fatto di scoperte e meraviglie. Avete presente Alice nel Paese delle meraviglie? Ecco, proprio cosi!
È incredibile, e ve lo avranno detto mille volte… ma la verità è proprio questa: tutto è già qui dentro, nel nostro corpo, nella nostra mente e soprattutto nel nostro cuore.
L’AMAZZONE CHE VIVE IN ME
È difficile sintetizzare quello che ho vissuto in questi 9 anni, ma forse potrei raccontarvelo come un progressivo rilassamento nel mio corpo, una osservazione di quello che accade continuamente nel mio corpo, una costante attenzione al sentire tutto ciò che accade nel mio corpo qui e ora.
Prima del Tantra, per me il sesso era soprattutto dare piacere e godere nel farlo. Eh sì, ero molto identificata con la immagine della “Geisha”. Inoltre, non avendo molta fiducia nella capacità maschile di prendersi cura del piacere femminile, ero sempre io a condurre il gioco e a cavalcare l’uomo e l’onda del piacere. Cavalcare mi permetteva di controllare la penetrazione, di sentire meglio il corpo e l’evoluzione del piacere, di decidere anche se e quando raggiungere l’orgasmo.
Non solo mi faceva sentire più al sicuro, ma mi permetteva proprio di sentire quanto provassi piacere sia io che il mio partner. Quindi, superata la fase dei preliminari, che per me sono sempre stati molto importanti, perché ho sempre amato degustare un buon piatto con tutti i sensi prima di mangiarlo, si passava di solito nella posizione descritta che mantenevo fino all’orgasmo.
Ovviamente tutto questo per me voleva dire una parte attiva, di controllo e gestione del tutto e quindi anche una maggiore tensione durante tutto l’atto, che aveva come obiettivo finale sempre e soltanto l’orgasmo. All’epoca il mio orgasmo era esclusivamente fisico ed era potente e molto molto appagante. Quindi mi sono avvicinata al Tantra perché dopo molti anni di meditazioni nelle quali il corpo veniva sempre in qualche modo escluso (mindfulness, vipassana, training autogeno, etc…) sentivo che era proprio questa la parte che mi mancava: il corpo.
L’INIZIO DI UNA NUOVA AVVENTURA
Il Tantra mi ha dato una conoscenza del piacere sessuale che può anche andare oltre a quello fisico e che quindi tiene a bada anche la mia paura connessa alla penetrazione ( “e se ci dà dentro troppo forte, e se non riesco a farlo rallentare o a farlo essere più delicato o magari proprio a farlo smettere?”) e poi soprattutto mi ha insegnato a conoscere e a sentire vibrare il mio corpo in un modo nuovo, in un modo che può anche prescindere da un partner: da sola sentendo il mio corpo vibrare al mio tocco che dolcemente esplora ogni millimetro della mia pelle, come nessun altro amante sa fare.
Chiedermi durante un incontro di cosa ho voglia in questo momento, per me ha significato innanzi tutto rallentare il tutto, sentire muovere il corpo in modo diverso, perché se prima bastava sentire l’ eccitazione con una certa forza per buttarmi a capofitto nello schema sessuale che ho descritto, sperimentare il Tantra mi ha permesso di osservare quello che accadeva e come mi sentivo mentre il tutto accadeva. Da quando ho cominciato ad ascoltarmi, ho scoperto come cambia continuamente l’energia durante un rapporto sessuale: può cominciare in modo dirompente e poi fermarsi all’improvviso, oppure essere delicata e lenta all’inzio e poi diventare una cavalcata selvaggia, oppure essere delicata e lenta per tutto il tempo e poi all’improvviso esplodere in un orgasmo fortissimo.
Questa fiducia nella mia energia e nel mio corpo mi ha portato a rilassarmi e a sentire molto di più.
E naturalmente rilassandomi ho sperimentato anche orgasmi non solo fisici. Ma anche questo è estremamente variabile e dipende dalla connessione che si crea col partner quindi direi che per me non è tanto o solo una questione di posizioni o intesa chimica, ma quanto di connessione tra me e il partner. Grazie al Tantra ho imparato quell’ ascolto profondo di me, che mi porta a connettermi col mio corpo, ad ascoltare il mio cuore e a fidarmi della mia energia.
UNA SESSUALITÀ FEMMINILE MATURA
Connettersi all’altro attraverso il respiro e il corpo e sentire l’energia che fluisce dall’uno all’altro, occhi negli occhi, lentamente e con sempre più fiducia momento dopo momento, rilassando il corpo sempre di più, sentendomi al sicuro nei miei confini, e fluire in modo naturale.
Il che per me vuol dire non fare nulla, solo restare lì, respirando e guardando il partner che respira insieme a me, il suo corpo connesso al mio. E da qui aspettare l’onda della passione che quando arriva muove il corpo verso l’unione. Ed è completamente diverso per me seguire un onda di energia sessuale che accade da sé dall’eseguire schemi stimolatori che si ripetono.
La conoscenza della bellezza di questa naturalezza e il nutrimento che ne sperimento ha cambiato completamente il mio rapporto con l’energia sessuale e anche il modo in cui guardo un partner.
Non più come un oggetto del desiderio o qualcosa da usare per raggiungere il mio piacere ma come una parte bellissima di me a cui connettermi ed amare.
Connettersi attraverso i genitali ed il cuore, allora, diventa uno strumento potentissimo di meditazione, amore e nutrimento che non ha nulla a che fare col mio partner ma mi connette a me stessa, al mio maschile e al mio femminile e mi rende integra, fusa in me e assolutamente UNA con tutto ciò che c’è.
E poi mi è accaduto da sola. Io li chiamo Satori….non so perché, ma quando accade la mia mente pronuncia questa parola.
Mi è accaduto durante delle meditazioni da sola semplicemente connessa al mio silenzio e alla mia energia. All’improvviso una gioia indescrivibile esplodeva nel corpo partendo dal cuore ed espandendosi a tutto il corpo ed era talmente grande ed immensa che, non potendola contenere, esplodeva in una risata.
Nessun orgasmo solo corporeo è lontanamente paragonabile a questa esperienza per me, non ho mai sperimentato niente di piu incredibilmente vero e nutriente.
Oggi sento che nel sesso, così come nella vita, sono presente a quello che accade senza dover essere in controllo tutto il tempo, sento e comunico all’altro quello che mi sta accadendo e come mi sento e sento anche che, crescendo e cambiando, il mio corpo mi porterà ad espandermi ed esplorare ancora e che il Tantra continuerà a rivelarmi nuove cose su chi sono e su quello che mi piace.