In questo racconto Tarisha, una degli insegnanti di Tantralife, ci racconta la sua avventura con il Covid-19.
COME HO SCONFITTO IL COVID
Oggi per me è un giorno speciale, dopo un mese passato letteralmente all’inferno, posso tirare un sospiro di sollievo, in senso figurato e letterale.
Oggi, infatti, ho ricevuto la più bella notizia da un mese a questa parte: il tampone molecolare per ricerca di Sars-CoV 2 (responsabile della malattia Covid 19), è risultato finalmente negativo!
Vi risparmio la lunga descrizione dei sintomi (li ho avuti tutti) e non voglio nemmeno annoiarvi con lamentele su inefficienze varie del sistema sanitario.
Quello che invece vorrei condividere, insieme alla mia gioia, sono una serie di scoperte che ho fatto in questo lungo mese in cui ho avuto molto tempo per meditare e riflettere.
Spero che le mie scoperte possano essere di aiuto a qualcuno.
COSA NON TI PROTEGGE DAL COVID
– ESSERE TANTRICI, meditatori, tenere alte le vibrazioni, ecc… non costituiscono uno scudo spaziale che ti protegge dalle infezioni nel corpo. Ci tengo a dirlo, qualcuno lo troverà scontato, ma vi assicuro che sui social è pieno di affermazioni di questo tipo, per cui “se vibri alto non ti ammali”, affermazioni che per altro contengono un implicito giudizio e senso di superiorità verso chi non medita.
– ASSUMERE VITAMINA C a quintali e altri integratori, mangiare bio, alcalinizzare il corpo, digiunare, ecc…Tutte pratiche che seguo da tempo immemore, con ottimi risultati sul mio stato generale di salute e probabilmente questo stile di vita sano (così come la pratica regolare della meditazione) mi ha aiutato ad avere un sistema immunitario sufficientemente forte da poter sconfiggere la malattia, ma anche questo non è bastato a proteggermi da una infezione piuttosto devastante.
– INDOSSARE LA MASCHERINA, lavare spesso le mani, evitare i contatti sociali. Nonostante abbia seguito scrupolosamente queste regole, infatti, mi sono infettata lo stesso. Evidentemente, serve una buona dose di fortuna, perché il virus è così aggressivo che è sufficiente toccare una patata “infetta” al supermercato e poi inavvertitamente toccarsi il viso e… voilà il minuscolo aggressore penetra!
COSA TI AIUTA SE TI AMMALI
– ESSERE UNA TANTRICA… Lo so, ho appena detto che questo non ti protegge MA…. Essere “tantrica” in particolare, mi è stato molto utile all’inizio della malattia. Intendo dire che la connessione profonda col mio corpo e la capacità di ascoltare i suoi segnali mi hanno fatto subito rendere conto che stava accadendo qualcosa di strano, ho sentito immediatamente che il corpo stava lottando contro qualcosa di nuovo e con cui non era mai entrato in contatto prima. La capacità di essere totalmente presente ai messaggi in arrivo dal corpo fisico mi ha dato dei segnali che non potevo ignorare, così ho subito richiesto un tampone e nel giro di poche ore mi sono messa a riposo e sono entrata in auto-isolamento, evitando quindi di diventare un super-diffusore della malattia.
– MEDITARE REGOLARMENTE… anche di questo ho detto sopra che non ti protegge… però sicuramente mantenere la regolarità nelle mie pratiche quotidiane di meditazione mi ha aiutata a rimanere centrata e devo ammettere che senza la meditazione in questo mese per me sarebbe stata molto dura accogliere la paura di non farcela, la tristezza e il senso di vulnerabilità estrema che ti prende quando sai di avere un virus potenzialmente mortale per cui non esiste una cura.
– ZOOM !!! Questo tanto amato-odiato mezzo tecnologico… io l’ho benedetto così tante volte in questo mese. In particolare, far parte di una comunità di meditatori (Tantralife nel mio caso) e potersi incontrare regolarmente, anche con la febbre, anche dal letto, ma sapendo di essere sostenuta da un cerchio energetico così potente di persone che meditano ed entrano in profondità, è stato un supporto preziosissimo. Ho partecipato ai corsi online del Tantralife stando nel backstage, non avevo la forza né di condurre né di dare un supporto tecnico… così ho avuto la rara opportunità di essere presente nei corsi online “da partecipante”. Ero toccata dalla profondità delle condivisioni e ogni esperienza condivisa dagli altri mi rimandava alla mia, facendomi sentire di non essere sola, di appartenere ad una grandissima e bellissima umanità di cui i partecipanti al corso erano esponenti così amorevoli e aperti al mistero. Mi sono sentita molto fortunata a far parte di tutto questo.
– STARE LONTANO DAI SOCIAL. Quando hai tanto tempo a disposizione e non riesci a fare molte attività fuori dal letto o dal divano, la tentazione di stare sui social è molto forte. Devo dire però che sono uscita dal tunnel molto presto, perché i post e commenti che leggevo erano così spesso pieni di odio, paura, aggressività… dopo un paio di giorni non riuscivo a credere che così tanti dei miei contatti social non avessero altro da esprimere che la rabbia e non vedessero l’ora di buttarla addosso agli altri. Ovviamente ognuno usa i social come meglio crede, ma nel momento che stavo vivendo, ero così vicina all’essenzialità delle cose, che tutto quel chiacchierio triviale mi sembrava così inutile e lontano dalla verità! Ho sentito invece che mi faceva bene stare nei gruppi online con i miei compagni di meditazione, dove un’ora spesa con loro mi arricchiva così tanto e mi ricaricava, quella si che era una vera iniezione di guarigione!
– PRATICARE TANTRA (BIANCO, ROSSO O ROSA). Eh eh eh… ve lo sarete chiesti, lo so! Cosa fa una maestra di Tantra col Covid? Farà Tantra (o sesso) tutto il giorno? Dunque, qui vi svelo qualcosa di MOLTO INTIMO… mi sono ammalata in contemporanea al mio amato. Il che è stato un bene perché ci siamo tanto aiutati e supportati in questo mese. Stare nel letto con un partner senza limiti di tempo è qualcosa che è difficile da praticare anche per una tantrica (abbiamo anche noi le bollette da pagare!) quindi, ovviamente, abbiamo approfittato dell’occasione. Quello che è successo a me (e che non è detto che succeda a tutti i tantrici) è che siamo passati ad un Tantra “rosa”, fatto di coccole infinite, di respiri all’unisono, di tempo dilatato… e spesso anche “bianco”, meditando insieme e perdendoci in uno spazio sospeso. Anche fuori dal letto, dovendo necessariamente ridurre e rallentare le attività quotidiane più banali, è stato molto bello introdurre questa qualità meditativa in ogni gesto, anche quello più semplice come lavarsi i denti o prepararsi un caffè. Insomma, per farla breve, abbiamo colto l’occasione per sperimentare un intenso mese di Brahmacharya, che ha molto approfondito la nostra meditazione. E penso che se vissuta così, l’esperienza di Tantra bianco possa essere utilissima in questo periodo di isolamento fisico anche a chiunque non abbia un partner (magari senza Covid è anche meglio!)
– MANTENERE IL SENSO DELL’UMORISMO è stato fondamentale per ricordarmi che anche nelle situazioni più difficili, rimanere leggeri aiuta tantissimo! Malattia e morte fanno parte della vita e quando diventano più tangibili, paradossalmente, perdono quell’alone di pesantezza. Nel qui-e-ora della situazione che stai vivendo la paura svanisce, almeno per me è stato così.
E poi, a guardare con attenzione, ogni giorno c’erano così tante situazioni comiche da vivere! Per esempio, ho scoperto che avere il Covid ti dà un vantaggio che nessuno svela: l’olfatto è così tappato che puoi tagliare cipolle all’infinito senza piangere!